1 MAGGIO 2016

E LA MORTE NON AVRA’ PIU’ DOMINIO

E la morte non avrà più dominio.
I morti nudi saranno una cosa
Con l’uomo nel vento e la luna d’occidente;
quando le loro ossa saranno spolpate e le ossa pulite
scomparse,
ai gomiti e ai piedi avranno stelle;
benché impazziscono saranno sani di mente,
benché sprofondino in mare risaliranno a galla,
benché gli amanti si perdano l’amore sarà salvo;
e la morte non avrà più dominio.

E la morte non avrà più dominio.
Sotto i meandri del mare
Giacendo a lungo non moriranno nel vento;
sui cavalletti contorcendosi mentre i tendini cedono,
cinghiati ad una ruota, non si spezzeranno;
si spaccherà la fede in quelle mani
e l’unicorno del peccato li passerà da parte a parte;
scheggiati da ogni lato non si schianteranno;
e la morte non avrà più dominio.

E la morte non avrà più dominio.
Più non potranno i gabbiani gridare ai loro orecchi,
le onde rompersi urlanti sulle rive del mare;
dove un fiore spuntò non potrà un fiore
mai più sfidare i colpi della pioggia;
ma benché pazzi e morti stecchiti;
le teste di quei tali martelleranno dalle margherite;
irromperanno al sole fino a che il sole precipiterà,
e la morte non avrà più dominio.

da Diciotto poesie di Dylan Thomas

PRIMO MAGGIO (Pensieri sciolti)

PrimoMaggio1

Primo maggio.
Uomo e lavoro.
Il lavoro, merce rara, ormai, di questi tempi.
Un desiderio, una fantasia, un sogno….
Primo maggio, uomo e lavoro.
Si, ma un uomo cos’è?

Cos’è un uomo?
Cos’è mai un uomo?
Terra e sputo di un dio.
Carne, sangue, umori, amori.
Chimica e fisica degli elementi.
Cellule, organi, apparati, materia.
E questo non basta, tutto questo non basta.
Cos’è un uomo, allora?
Cos’è oggi un uomo, ancora?
La meccanica ha trasformato l’uomo in un meccanismo complesso.
L’elettricità lo ha animato di nervi, impulsi, palpiti, lampi, fibrillazioni e defibrillatori.
L’idraulica, l’ingegneria, l’elettronica lo hanno modellato, montato, smontato e rimontato, mosso, scosso, connesso disconnesso…
Un uomo cos’è, infine, oggi?
Chilometri di canali vascolari, matasse di reti neuronali, grovigli e ammassi di derma, fluidi, plasma e flussi…
Una macchina, un organismo ibrido, hardware…
Ma …
E il software?
Macchina bionica, estensione di protesi, sensi, sensori e organi virtuali comandano, ormai, le connessioni che interlacciano fibre nervose ed elettroconduttori.
Naturale e artificiale fusi e confusi in una creatura meta-fisica.
Masse cellulari manipolate e qualificate, valorizzate, geneticamente modificate, ibridate e sfruttate…
Verrà il tempo del maggese, come un weekend o il tempo delle ferie.
Rigenerazione della terra e della carne, come pile da ricaricare.
E poi verrà anche il tempo del blackout.
Cos’è un uomo?
Madre, padre, figli, fratelli, sorelle, mogli, mariti, clan, comunità, società…
Cos’è un uomo?
Vita e morte.
E mi accorgo che maternità, paternità, nascita, parentela, e anche vita e morte, sono ormai concetti mutanti, mutevoli, definizioni metamorfiche, proteiformi…
Panta rei…
Quanto suona consolatoria la voce dell’antico filosofo, che invocava la mutazione continua come un flusso spontaneo della natura delle cose…
Ma come suona inquietante, oggi, quella voce, ora che l’inimmaginabile è divenuto possibile ed è ormai a portata di mano!
Potremmo scoprire che dio non è altri che uno scienziato in un laboratorio, e l’umanità nient’altro che un esperimento in una immensa provetta.