4 pensieri riguardo “FIORENZA (Videopost)

  1. Dolce Firenze… uno dei miei amori fin fa quando la vidi, la prima volta, in gita scolastica. Ci sono tornata diverse volte, ma l’emozione che regala è sempre la stessa, se non di più. Bellissime immagini Piero, davvero, mi hai fatto venir voglia di tornarci.

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  2. A me Firenze dà l’idea di un luogo magico, una realtà fuori dal tempo.
    I secoli, a Firenze, per me, si sono fermati al tempo di quei capolavori, quei secoli meravigliosi, che hanno donato al mondo il genio, la bellezza, l’arte, la scienza, la ragione.
    Firenze mi dà ottimismo, sai?
    Ci … squaderna sotto gli occhi l’esistenza di un tempo positivo, il tempo dell’Uomo.
    Non ce ne sono state altre, in Italia, credo di epoche così.
    Certo, l’arte e la bellezza hanno segnato dappertutto le nostre città, i nostri paesi ed i nostri borghi.
    Ma lì, a Firenze si è concentrato qualcosa di più grande, di più intenso e profondo, lo spirito dell’Uomo, appunto, che ha saputo lasciare segni inDelebili nel tempo.
    Certo, per esempio anche Roma è bellissima, struggente e sensuale.
    Ma quella bellezza è malata, piegata a sentimenti diversi, ai quali l’Uomo deve piegarsi, sottomettersi, prostrarsi.
    Non credo che inginocchiarsi dinanzi alla meraviglia del creato sia negativo, ma a Roma non si tratta di genuflettersi sotto la potenza del cielo stellato e di ciò che vi è al di sopra, bensì di chinarsi ad un potere diverso, che ha adoperato la religione per mantenersi saldamente al timone di uno Stato.
    Certo, ha saputo usare le Bellezza in modo stupefacente, credendo di poterla piegare ai suoi fini temporali.
    Ma l’Arte, gli Artisti, hanno saputo librarsi più in alto e liberarsi, spesso, dall’abbraccio mortale delle gerarchie terrestri, ed hanno modellato questa città in modo così sensuale da farla essere dolcemente femminile.
    Diciamo che qui, a Roma, ciò che mi rapisce è la storia, il tempo, l’ininterrotta catena di eventi, la circostanze di essere da sempre un luogo Capitale che mai ha cessato di essere capitale di uno Stato, uno qualsiasi di quelli che si sono succeduti per gli oltre 2700 anni che questa femmina torbida non dimostra affatto.

    Un abbraccio,
    Piero

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  3. Girando per il centro della Città penso sempre che mi piacerebbe poterla rivedere per la prima volta – anche se le sensazioni che mi dà sono ancora e saranno sempre, molto forti – e vederla attraverso i tuoi occhi, attraverso la scelta che hai fatto dei monumenti, dei particolari, degli scorci ma anche del colore o del bianco e nero è stato un po’ come riscoprirla così bella e viva.
    Vivere in una città te la fa conoscere anche nei lati negativi e quello che tu dici di Roma – che nei miei ricordi di un vissuto oramai lontano di tanti anni ha ritrovato tutto il suo incanto – io lo sento di Firenze nonostante mi abbia oramai incatenato il cuore…
    È stato bello rivederla con te, grazie della bella passeggiata!

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  4. Carissima Fausta,
    è come tu dici; l’occhio del turista ha i suoi specifici punti di vista ed esclude, per definizione, la quotidianità. Si fa una sintesi obbligatoriamente un pò deforme, ma …a fin di bene, diciamo così.
    A Firenze sono venuto moltissime volte e sicuramente tornerò ancora.
    E’ una città che mi affascina, almeno nella sua parte centrale; ma ho visto anche zone fuori città e anche altro.
    Quando ci sono venuto per lavoro (in alcuni casi è capitato anche questo), ho visto pure alcuni aspetti della vita di ogni giorno, ma, ovviamente, non vivendoci stabilmente non mi hanno lasciato impressioni particolari.
    Firenze, l’ho detto prima, mi mette ottimismo, per questo, alla fine, mi ritaglio sempre un quarto d’ora almeno, per starmene a godere della bellezza sotto la loggia dei Lanzi, che per me è come una capsula magica, come il mio giardino delle fate, qui a Roma, il giardino degli Aranci, sull’Aventino, dove, a volte, vado a… guardarmi intorno.
    Un abbraccio, e a presto,
    Piero

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