DIGRESSIONI DI UN MIGRANTE ANALFABETA DEL MONTE ATLANTE

Icaro amava andare lassù,

nel cielo più alto.

Amava l’altezza leggera

e l’ebbrezza dell’aria.

Lassù poteva volare

più in alto di tutti.

Lassù,

nel profondo del cielo,

si rifugiava a sognare.

Lassù.

Si perdeva,

fisso, lo sguardo,

puntato nel vuoto.

Pensieri,

fantasie vaporose.

Vedeva il futuro.

Viveva il passato.

Rincorreva

il tempo che muore.

La vita.

I sogni …

Terre lontane …

Infiniti …

Fresche verzure

e candide nuvole …

Sotto la colata

del sole rovente.

Trasognato, lassù

accarezzava la vita,

Icaro,

costruiva città.

Combatteva meccanici

mostri nefandi.

E intanto

cresceva.

Immerso nel libero

mondo dell’aria.

Volava in alto.

Più in alto di tutti.

Più in alto del Padre.

Nel cielo più azzurro.

Nel gelo più bianco.

Nel sole spiù rosso.

Pensava.

Lassù.

Pensava alla vita.

Desiderava l’amore.

Fantasticava, lassù.

Parlava di macchine.

Di forze potenti.

Ingranaggi.

Ruote dentate.

Forcelle.

Leve e pulegge.

Innalzava templi.

Elevava cinte murarie.

Ergeva inespugnabili

erte acropoli.

Mattoni possenti.

Robuste architravi.

Piramidi.

E ponti.

Era architetto, lassù.

Scienziato.

Pittore.

Era suo padre.

Era uno scriba.

Era sapiente.

Filosofo. Aedo. Poeta.

Scultore.

Inestimabile artista.

Edificatore di fantasie.

Costruttore di sogni.

Perciò volava alto, lassù.

Imprendibile.

Libero.

Guardava nel sole.

Annegava nel bagliore del lampo.

Svaniva nella vampa infuocata.

Veleggiava sul lago di lava.

Sogno.

Fantasia.

Utopiche imprese.

Eroico.

Sfidava gli elementi.

Scherniva gli dei

onnipotenti.

Un giorno decise.

Lassù.

Partire.

Sfidare il destino.

Giovane uomo.

Doveva volare.

Nell’aere infuocato.

Nel cielo trasparente.

Nell’azzurro del mare.

Baciò la sua terra.

Partì.

Di lassù.

Un peso sul cuore.

Un sogno gravoso.

Un destino egoista.

Doveva volare.

Per sempre.

Da solo.

Per tutti.

Estrema frontiera.

Lasciò la terra.

Una vampa.

Una torcia.

Saetta e folgore.

Cenere.

Leggera. Polvere.

Fango.

Leggero turbinìo.

Un vortice.

Un mancamento.

Il destino.

Irrevocabile.

Un battito

di ciglia.

Un fiato.

Sparì.

Si guardava intorno.

Invisibile,

etera

ombra.

Fantasma

d’ombra.

Illusione d’estate.

Miraggio.

D’intorno

sognava.

Vedeva l’estendersi

turchino

del mare sconfinato.

Librandosi, sopra

l’orizzonte,

scorgeva il confine

immobile

dei tempi.

Scrutando,

le cime Olimpie

vedea scomparire.

Svanire

gli dei.

Alito di vento.

Spinto dalle correnti

leggere

di zefiri volubili.

Anima voltagabana.

Destino

incostante.

Libera sorte.

Incontrastato

arbitrio

del fato.

Gravame

della vita del monte.

Leggera

corona di nubi

sulla cima

del monte

Atlante.

Frescura

di brezza

che allevia

la calura

delle

rosse

sabbie

affamate.

Mitico eroe.

Principe

ereditario

delle tribù

d’ebano

della terra

d’Affrica.

Pane

per i corvi.

Nera pece.

Torcia

disumana

nei profondi

recessi

dell’anima

umana.

Destino infranto,

senza padrone.

Vita a prestito.

Sangue meticcio.

Icaro volava.

Volteggiava

alto

come un’aquila reale.

Sangue

incolore.

Putrido

liquame.

Uomo

senza

fratelli.

Leggera ombra

dell’al di là.

Trasparente.

Incorporea

effigie

d’animale

senza

dignità.

Ala

di un destino

senza storia.

Carne da macello.

6 pensieri riguardo “DIGRESSIONI DI UN MIGRANTE ANALFABETA DEL MONTE ATLANTE

  1. Caro Piero, la tua poesia così lirica termina con…. carne da macello.,….sapessi…..mi sta montando dentro una specie di odio di classe ( la mia amica mi ha criticato aspramente per la parola odio)penso ai barconi e penso ai bagordi di lusso estremo del nostro presidente……e un uovo sodo mi si impianta nello stomaco…..chi non sa più cosa inventarsi per divertirsi e sollazzarsi e chi è carne da macello……la mia amica mi dice……non puoi farte niente e quindi non ha senso stare male….ma io ho rabbia…….Ciao.

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  2. Caro Piero, la tua poesia così lirica termina con…. carne da macello.,….sapessi…..mi sta montando dentro una specie di odio di classe ( la mia amica mi ha criticato aspramente per la parola odio)penso ai barconi e penso ai bagordi di lusso estremo del nostro presidente……e un uovo sodo mi si impianta nello stomaco…..chi non sa più cosa inventarsi per divertirsi e sollazzarsi e chi è carne da macello……la mia amica mi dice……non puoi farte niente e quindi non ha senso stare male….ma io ho rabbia…….Ciao.

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  3. La rabbia, Paola, ce l'hanno tutti gli italiani. Basta vederli sulla metro, sull'autobus, per strada. Sono arrabbiati perchè si sentono frustrati. E mr B è la prova della loro frustrazione. Lui è l'immagine proiettata del modello di (in)civiltà cui si rifanno gli italiani (intesi come maggioranza elettorale). Ma presi singolarmente, amche chi ha votato mr B sa che lui lo sta… coglionando. Lo sa, ma non può fare a meno di votarlo, perchè lui (mr B) è esattamente come vorrebbe essere l'italiano (elettore) medio. Questa differenza, fra l'elettore e l'italiano medio "in privato" è, oggi, incolmabile, perchè nessun partito politico pratica la politica, lavora da politico. Ognuno cerca di scimmiottare il modello vincente del premier. Ognuno cerca di farsi gli affari di business che desidera di più, contando sul fatto che la disaffezione alla politica conduce gli italiani a non guardare, a voltare il capo dall'altra parte. E senza il necessario controllo popolare tutti stanno rubando.
    Ma prima o poi le cose cambieranno.
    Lo vedi anche tu il mondo che corre? Lo vedi chhe l'America di Obama si sta rimboccando le maniche e sta cambiando regime di vita? Lo vedi che la crisi economica sta cambiando gli equilibri del mondo che riguardano le chiavi della conoscenza?
    Domani sarà sul ponte di comando il popolo – i popoli che sapranno avvantaggiarsi delle conoscenze nelle tecniche della protezione dell'ambiente, dello sviluppo eco-sostenibile. Questa meta, questo obiettivo è stato puntato non da un paese idealista e populista, ma un paese come gli USA, pratico ed affartista.
    E l'Italia?
    Lasciata allo sbando da un governo succube di un satrapo ignorante e presuntuoso.
    ma lo sai che ogni giorno i giornali stranieri dipingono l'Italia a tinte da operetta?
    ma certo,mr B dice che è tutto un complotto della sinistra. Anche il New York Times (di oggi), il Time (di ieri) i Financial Time (dell'altro ieri), El Pais, il Giuardian, Le Monde… ogni giorno, Paola mia…

    E lui, mr B, ci propina la stessa menzogna ogni giorno : un complotto della sinistra. Che se fosse una farsa, una commedia, farebbe anche ridere!

    Ma non è lui, che mi preoccupa. Sono gli italiani (elettori) coglioni medi.

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  4. La rabbia, Paola, ce l'hanno tutti gli italiani. Basta vederli sulla metro, sull'autobus, per strada. Sono arrabbiati perchè si sentono frustrati. E mr B è la prova della loro frustrazione. Lui è l'immagine proiettata del modello di (in)civiltà cui si rifanno gli italiani (intesi come maggioranza elettorale). Ma presi singolarmente, amche chi ha votato mr B sa che lui lo sta… coglionando. Lo sa, ma non può fare a meno di votarlo, perchè lui (mr B) è esattamente come vorrebbe essere l'italiano (elettore) medio. Questa differenza, fra l'elettore e l'italiano medio "in privato" è, oggi, incolmabile, perchè nessun partito politico pratica la politica, lavora da politico. Ognuno cerca di scimmiottare il modello vincente del premier. Ognuno cerca di farsi gli affari di business che desidera di più, contando sul fatto che la disaffezione alla politica conduce gli italiani a non guardare, a voltare il capo dall'altra parte. E senza il necessario controllo popolare tutti stanno rubando.
    Ma prima o poi le cose cambieranno.
    Lo vedi anche tu il mondo che corre? Lo vedi chhe l'America di Obama si sta rimboccando le maniche e sta cambiando regime di vita? Lo vedi che la crisi economica sta cambiando gli equilibri del mondo che riguardano le chiavi della conoscenza?
    Domani sarà sul ponte di comando il popolo – i popoli che sapranno avvantaggiarsi delle conoscenze nelle tecniche della protezione dell'ambiente, dello sviluppo eco-sostenibile. Questa meta, questo obiettivo è stato puntato non da un paese idealista e populista, ma un paese come gli USA, pratico ed affartista.
    E l'Italia?
    Lasciata allo sbando da un governo succube di un satrapo ignorante e presuntuoso.
    ma lo sai che ogni giorno i giornali stranieri dipingono l'Italia a tinte da operetta?
    ma certo,mr B dice che è tutto un complotto della sinistra. Anche il New York Times (di oggi), il Time (di ieri) i Financial Time (dell'altro ieri), El Pais, il Giuardian, Le Monde… ogni giorno, Paola mia…

    E lui, mr B, ci propina la stessa menzogna ogni giorno : un complotto della sinistra. Che se fosse una farsa, una commedia, farebbe anche ridere!

    Ma non è lui, che mi preoccupa. Sono gli italiani (elettori) coglioni medi.

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  5. Caro Piero , hai ragione il popolo è autolesionista, infatti a Floriana che chiedeva nel suo interessante post…..chi buttare giù dalla torre , io rispondo . il popolo che scelse Barabba. Ciao.

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  6. Caro Piero , hai ragione il popolo è autolesionista, infatti a Floriana che chiedeva nel suo interessante post…..chi buttare giù dalla torre , io rispondo . il popolo che scelse Barabba. Ciao.

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